Illustration by Andrea D’Angelo – All Rights Reserved
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17 Maggio 2023
“M etto da parte” per un po’ la mappa. Graficamente, mancano soltanto eventuali abbellimenti, mentre è ancora priva di parecchie informazioni (i nomi dei luoghi, come catene montuose, foreste, fiumi, laghi, eccetera).
Ho iniziato a schematizzarla perché avevo la necessità di pensare alle distanze durante l’ideazione dei prossimi quattro romanzi de “I Silenzi”. Poi m’ha preso la mano ed è diventata un progetto bello grosso e impegnativo. Vi ho lavorato già un centinaio di ore, suppergiù. Più di settanta in Procreate, disegnando, almeno altre venti tra Pixelmator Pro per affinare i colori e Affinity Publisher per la nomenclatura e denominazione.
Qualsiasi cosa si stia facendo, un buon risultato necessita sempre di molto lavoro.
Non si nota, ma c’è.
I QUADRANTI
Promemoria: “Quadranti” è il nome che ho dato al progetto di scrivere gli ultimi quattro tomi della saga de “I Silenzi”: Sideralema, La Guerra dei Venti, A un passo da tutto, Il tempo perduto.
Promemoria due: “Racconto”, con la maiuscola, è il primo scritto che produca in fase di ideazione di un romanzo, grazie al quale mi racconto per sommi capi la storia e annoto eventuali ricerche o nodi da risolvere immediatamente dopo.
Promemoria tre: ho già scritto il Racconto dei primi due dei quattro tomi, Sideralema e La Guerra dei Venti.
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Ho tutto l’occorrente per riprendere l’ideazione di “A un passo da tutto”, dopo aver già scritto il Racconto di “Sideralema” e “La Guerra dei Venti”.
Ho finalmente stabilito la lista dei protagonisti, da dove vengono, come si chiamano. Sono già una ventina – ne mancano alcuni, che già “conosco”, ma devo arrivarci col Racconto per pensarli correttamente.
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Oltre alla mappa, fondamentale per dare spessore e coerenza interna all’ambientazione, ho anche creato il diagramma coi vari punti di contatto dei Quadranti. È un bel caos adesso, figuriamoci poi, con tutti i dettagli del testo… Ce la farò!
Anche questo, così come la mappa, è uno strumento fondamentale per evitare disastri finali e, comunque, revisioni particolarmente difficili, parlando di coerenza interna (non, cioè, di prosa).
RIFLESSIONE
Ciò che mi sta accadendo è che mi affeziono alle storie non appena comincio a svilupparle. Inizialmente sono un po’ distaccato, non le sento. M’è accaduto con “La Guerra dei Venti”, mi sta accadendo ora con “A un passo da tutto”. “Sideralema” è stato diverso, perché essendo il seguito diretto de “Il giorno dopo” ci avevo già pensato molto di più, quindi lo sentivo già mio.
Morale, ora tutti e tre sono dentro di me, mentre l’ultimo è ancora lì, freddino, in attesa paziente…
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Continuo il mio percorso d’ideazione, il più complesso che abbia mai affrontato, perché sono quattro romanzi allo stesso tempo. Esaltante, prim’ancora che faticoso. (Fosse stato uno solo, starei già scrivendo da un pezzo…)
Nelle prossime due settimane – deadline fissata – vorrei aver terminato di scrivere tutti i Racconti e, quindi, essere in grado di lavorare solo e soltanto a “Sideralema”.