I Silenzi

I Silenzi

Saga multigenere

I SILENZI - Saga multigenere - Autore: Andrea D'Angelo

Illustrations by Andrea D’Angelo – All Rights Reserved

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“I Silenzi” è una saga che libera i lettori dall’onere di leggere una saga.

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Un antico baluardo, abbandonato dagli Uomini in un’epoca remota, è il teatro del drammatico romanzo d’apertura della saga. Ma gli avvenimenti che coinvolgono Ammothàd, la Rocca dei Silenzi, e la Torre di Dòthrom, sede della Magia e fulcro di poteri spesso indicibili, sono soltanto il principio.

Le conseguenze di quei fatti si espanderanno come un’onda lunga, in apparenza di poco conto, ma invero devastante. Per lungo tempo impercettibili, esse trasformeranno l’intero pianeta come nessuno avrebbe mai immaginato.

La saga de “I Silenzi” non è un fantasy classico, nonostante la presenza di razze come Uomini, Elfi e Nani. Anch’essa, così come l’onda lunga generata dalle decisioni di pochi, raccontati nella vicenda del Tomo Primo – corposo prologo che fu finalista al Premio Italia –, si espande in direzioni impreviste.

Gli eventi cui assisterai si spingeranno molto più lontano di quanto tu possa immaginare.

I Silenzi” è una saga che attraversa i generi letterari e il cui unico limite è la coerenza interna. Fa uso improprio di armi come il “senso del meraviglioso”, rivisita a piene mani, e adotta un approccio sociologico al fantastico, pur se privilegiando l’intrattenimento.

I fatti de “La Rocca dei Silenzi” sono come un Big Bang. Da lì in avanti, a partire da “Il giorno dopo”, la saga ti guiderà in un’avventura che trascende il tempo e le frontiere.

I Silenzi” parla di noi.

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Caratteristiche della saga

  • Consta di sei romanzi per un totale di sette volumi
  • I romanzi appartengono a sottogeneri diversi, pur restando tutti all’interno del calderone del “fantastico”
  • I romanzi possono essere letti separatamente e nell’ordine che il lettore preferisce – anche se la saga esprime il suo pieno potenziale se letta cronologicamente
  • Il Dramatis Personae conta centinaia di personaggi già alla fine del Tomo II – i protagonisti sono molti e non ne esiste uno centrale
  • La scrittura è volta a un pubblico adulto e non fa sconti
  • La narrazione fa uso della grande varietà di scelte espressive e tecniche che il linguaggio permette: c’è lo show, c’è il tell, ci sono il narratore onnisciente, la prima persona, la terza soggettiva, c’è l’azione, ma anche la riflessione

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