La precisione degli spostamenti

La narrativa fantasy di qualità si occupa di ogni aspetto con precisione, senza transigere.

Zona della mappa con alcuni percorsi dei personaggi — Illustration by Andrea D’Angelo – All Rights Reserved

· ★ ·

29 Maggio 2023

I

l lavoro sui prossimi quattro romanzi de I SILENZI procede.

Ogni tanto mi devo fermare a munirmi di un qualche nuovo strumento atto all’ideazione. Purtroppo non lo compro online o al centro commerciale: devo crearlo.

Questo fine settimana ero alle prese con le tempistiche degli spostamenti dei vari personaggi che animano la saga. Esatto, la saga: devo tener conto delle moltitudini che popolano cinque dei sei romanzi per far combaciare tutto – cinque di sei, perché la Rocca dei Silenzi si svolge nove secoli prima, come qualcuno già sa…

Ora, nell’immagine vedete dei puntini. Ho calibrato un “pennello” di Procreate per ottenere l’esatta distanza tra un segno e l’altro e così potere calcolare gli spostamenti in modo realistico senza perdere due settimane di tempo, ovvero misurando percorsi che sono linee curve.

Ogni puntino è un giorno di cammino.

Ho segnato i vari percorsi sulla mappa e ho contato i puntini (credetemi, l’immagine non rivela un fico secco). Poi, naturalmente, ho ricalcolato le quantità di giorni ottenute in base a come si spostano i personaggi: è veramente un cammino? Si spostano a piedi? Spesso sì, altrettanto spesso no, altre volte il problema è il “terreno”: le velocità cambiano.

Ecco, ho impiegato all’incirca sei ore – tra venerdì sera a ieri sera – per capire esattamente quali fossero i nodi da risolvere, come risolverli e annotare tutto per bene.

Il problema, naturalmente, è che le vicende s’intrecciano e, quindi, ad esempio, che un personaggio ne veda un altro in un determinato giorno e in un posto preciso dipende dal fatto che chi viene visto possa effettivamente essere lì in quel momento e non, ad esempio, a un mese di distanza.

È un aspetto che bisogna affrontare il prima possibile. Difatti certi nodi hanno soluzione soltanto se sposti temporalmente gli eventi delle relative sottotrame. Tali cambiamenti hanno il potenziale di creare un fastidioso effetto domino, per cui ti ritrovi a dover ripensare e modificare un bel po’ della storia ideata.

Non è il mio caso, per fortuna: sono un esperto scrittore di serie B, ricordate?

Importante nota finale: dubito che i lettori noterebbero la differenza di un calcolo preciso, rispetto a un procedere in modo approssimativo (soltanto se diventassi famoso, quindi è un dubbio solidissimo). Ovvero il punto è un altro: lo saprei IO! E non tollero questo tipo d’incuria nel fantasy.

Un fantasy di qualità si occupa di ogni aspetto con precisione, senza transigere, e quindi l’autore – o l’autrice – deve scrivere nel solco di una sana abnegazione.

Poi, che io sia un folle che sta pianificando una roba così complessa ed elaborata, nonostante non sia un professionista e il mio tempo sia poco, be’… questa è un’altra storia (psichiatrica).

Ora sono pronto a ripartire col Racconto della Parte II di “A un passo da tutto”.

Lascia un commento