Il giorno dopo, Transizione quasi ultimata
Il più è fatto. Ho aggiunto le due scene necessarie. La prima era pura azione e mi preoccupava un po’. Le scene d’azione sono tra le più complicate da scrivere, per il ritmo serrato che nel può e non dev’essere il viatico a una narrazione confusa, a meno che la confusione non sia voluta e gestita ad arte – e si capisce quando non lo è.
Ebbene, se il buongiorno si vede dal mattino, esisto ancora! Noto che non sono affatto arrugginito. Anzi, mi pare abbia guadagnato in “ferocia” narrativa. Sono piuttosto soddisfatto del risultato.
Ora sto rivedendo il resto del capitolo, perché introdotte le nuove scene, ci sono conseguenze che devo gestire. Nondimeno da qui alla fine del fronte d’azione dovrei procedere speditamente.
Non riesco a finire questo fine settimana, ma durante la prossima sarò pronto per cominciare. Prontissimo, direi, dato che…
Mezzi all’altezza dei miei progetti narrativi
Scrivere un romanzo non è come scrivere articoli su Medium. In questi ultimi mesi ho usato l’iPad Pro e la versione per iOS di Scrivener, ma è molto limitata. La parte finale del lavoro, infatti, la effettuo sul mio vetusto MacBook Pro, compagno di mille avventure.
Considerando la piena ripresa della mia attività di scrittura, ero perplesso sulla questione “mezzi a disposizione”. Necessitavo di uno schermo più grande e, soprattutto, di un software all’altezza del compito. Ovvero, necessito la versione MacOS di Scrivener e tutto ciò che mi offre. Ne faccio un uso esteso, che definirei perfino estremo, integrato con Aeon Timeline 2.
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa mi servirà mai per elaborare testi! Non necessito di chissà quale potenza. Certo, anche se svolgo spesso compiti da grafico, non è nulla di trascendentale. E fino a oggi ho usato senza problemi Scrivener 2 — pur se intristito dall’impossibilità di migliorare certi aspetti offerti dalla versione 3.
E allora? Be’, non esiste soltanto la potenza, ma anche l’affidabilità. E il mio MacBook Pro è del 2009. Non sto scherzando, presto avrà 12 anni.
Capirai che non sono un tipo che ama buttare i soldi dalla finestra comprando mille gingilli tecnologici, infatti. Sono un professionista dell’Information Technology da ormai trent’anni e considero un computer un elettrodomestico.
Tradotto? Amo la qualità e amo l’efficienza. Non sopporto qualsiasi cosa mi dia problemi e mi costringa a una continua manutenzione. Nel contempo investo i miei soldi pensando ad ammortizzare la spesa negli anni a venire: non sono e non sarò mai schiavo dei giochetti di Apple, Samsung o qualsiasi altro megaproduttore mondiale di hardware.
Ebbene, dopo annoso elucubrare, il dado è tratto. In pochi giorni dirò addio al mio vecchio MacBook Pro. È del 2009 e funziona ancora, ma… Insomma, quasi 12 anni si sentono. Anche solo gestire s3nzanom3.com a volte è frustrante. Avrò modo di parlare del tema in un articolo a parte, perché un percorso virtuoso, che dà valore ai soldi spesi e assai più ecologico è possibile.
Era ora di aggiornare il “parco macchine” della mia Redazione del Fantastico e così ho fatto. Questa settimana dovrei ricevere il nuovo Mac Mini e il nuovo schermo esterno.
Scrivener 3, finalmente!
Quello che mi eccita sul serio, al punto da farmi sembrare un rivenditore della Litterature & Latte, è che dopo anni d’attesa potrò finalmente aggiornare Scrivener alla versione 3.
Non ci posso credere. Semplicemente, sono distrutto dall’emozione. LOL.
Mi faccio ridere da solo, ma è la verità. Scrivener sta al me scrittore come l’ossigeno al me essere umano. Nel prossimo futuro capirete perché lo amo tanto e perché senza non sarebbe la stessa cosa — parlo del mio modo di scrivere romanzi.
Avete presente un bambino di fronte alla vetrina delle caramelle? Ecco, quello sono io in questo momento.
Ci metterò un po’ a sistemare il tutto. A partire dall’aggiornamento del sistema operativo, dato che sono ancora fermo a El Captain. Indipendentemente da quanti e quali problemi dovrò risolvere durante l’upgrade e l’update, dovrei essere pronto a ripartire a razzo lunedì 10 settembre.
E non vedo l’ora.