Vivere di scrittura è possibile • 19

A patto che si sia disposti a lavorare sodo e ci si apra al mondo, perché l’Italia non basta – salvo casi eccezionali.

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19 Settembre 2020

Continua la mia vita da scrittore con più attività che mai.

La novità più importante è che mi sono iscritto al corso di Tim Denning — un “top writer” di Medium che da scrittore guadagna cifre a cinque zeri — e Todd Brison — che guadagna meno, ma comunque molto. Il primo ha quasi 130 mila lettori su Medium (che non è Instagram: sono tanti!). Il secondo 63 mila, ma tanto per capirsi è uno che scrive per TIME.

Il corso è incentrato su Medium. Comincia il 28, ma sono già bell’e impegnato nel gruppo Slack che è stato creato. Volevo cominciare col piede giusto e capire qual è la direzione corretta in cui andare, una volta per tutte.

So già moltissimo di Medium, è da gennaio che studio (ho una media di 3 articoli al giorno letti dall’inizio dell’anno, ovvero all’incirca 600), ma di certo non so quanto scrittori che hanno ottenuto e ottengono simili risultati. E l’esperienza si paga.

Eppoi la mia esperienza è grande quando si parla di narrativa in italiano, non di saggistica e articoli in inglese. Ho molto da imparare ancora.

Ho cominciato a studiare — di nuovo e questa volta sul serio — la grammatica inglese. Me la passo con l’espressione stupita di uno che pensava di saperne abbastanza. LOL!

¡En español, por favor!

Siccome sono un pazzo, ho deciso di aprire s3nzanom3.com anche allo spagnolo. Terza lingua da gestire – e ultima, perché italiano, inglese e spagnolo sono quelle che mastico; il resto è ridicolo.

In questi giorni ci ho lavorato parecchio, perché sì il sito è scalabile, ma comunque le cose non si creano da sole. Il mio ragionamento è stato piuttosto semplice: ho parecchi progetti in mente e, spiace dirlo, ma il mercato italiano non promette molto, quando si pensa a vivere di scrittura.

Gli ispanico parlanti sono 500 milioni.

Il mio spagnolo è ottimo per ciò che mi propongo — ovvero non scrivere narrativa, ma parlare alle persone. A tempo debito studierò un po’ di grammatica, ma posso imparare ciò che è necessario in tempi brevi. Nel mio caso è un po’ come riempire gli spazi vuoti. Lo parlo, ci convivo da anni, persino sogno in spagnolo.

L’angolo del tecno-scrittore – Take 2

Il plugin WPML, quello che permette di gestire più lingue (il selettore della lingua è WPML, ad esempio) mi ha fatto uno scherzetto. Sapete, quella cosa graziosa che a volte si deve fare con WordPress? Disattivare tutti i plug-in e capire quale crea il problema?

Ecco, era WPML. E, precisamente, una singola delle decine di opzioni di WPML.

Fatto. Ora è a posto e il mio blog mostra tutti gli articoli presenti.

Produzione degli ultimi giorni

Medium

Come dicevo, mi son concentrato sulla non-fiction per Medium.

Ho scritto, rivisto e mandato a (grosse) pubblicazioni due articoli. Incrocio le dita. All’incirca 3.000 parole in tutto. Uno che parla di “amore e razzismo” (esperienza personale), l’altro che parla di come la mia vita sia ormai dominata da una tendenza a semplificare.

Sicuramente tradurrò il secondo all’italiano (e allo spagnolo).

Vediamo come va. Le risposte di simili pubblicazioni impiegano anche un paio di settimane ad arrivare. O non arrivano proprio.

Ho cominciato a scriverne un terzo ed è a buon punto.

s3nzanom3 » Italiano

Continuo la pubblicazione del Diario dello scrittore e ho pubblicato un brano a cui tengo molto e che considero importante per chiunque ambisca a vivere di scrittura — difficile, ma non impossibile, a patto che si capiscano e facciano propri alcuni concetti fondamentali.

Tra questi, c’è la questione del ritmo, perché il mondo cambia e con esso la narrativa.

s3nzanom3 » Español

Ho tradotto un primo articolo del Diario e il brano in cui annuncio la sua creazione, “El diario de escritura”.

Ho tradotto anche l’articolo sul ritmo, perché era un buon inizio e s3nzanom3 in spagnolo è ancora quasi vuoto. Volevo riempirlo un po’ e aggiungere una prima sezione di saggistica, quella sulla scrittura.

s3nzanom3 » English

Ho aperto anche la versione inglese del sito al diario dello scrittore, ovvero ho creato il Writing’s Journal. Perché sì. Anche se i miei articoli in inglese verranno pubblicati su Medium — e sono quelli cui dedico tempo —, perché lì guadagno denaro, volevo che la sezione inglese fosse attiva.

Il messaggio finale

Il mio messaggio è semplice. Vivere di scrittura oggi è possibile, assai più che in passato, ma è una scommessa che si può vincere soltanto impegnandosi con costanza nel tempo e, per dirla con grande sincerità, salvo in casi eccezionali, aprendosi alle lingue straniere e di conseguenza al mondo.

Bisogna studiare e impegnarsi. E fare, fare, fare… Non importa se la qualità non è eccelsa. Chi fa, prima o poi raccoglie. Chi ha paura e ricerca la perfezione, difficile ottenga qualcosa dalla vita.

La perfezione non esiste. E chiunque abbia ottenuto risultati è passato attraverso numerosi tentativi falliti. Il vero fallito è quello che non si rialza. E io, che ero un fallito, ho rialzato la testa e guado con grande intensità il mio orizzonte.

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