Stato dell’arte #1 · 2024

Cos’ho fatto, a che punto sono, quali sono i prossimi piani di scrittura. Fatti, idee, prospettive.

Photo by Envato Elements

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24 Aprile 2024

H o una sezione del sito che si chiama Diario, in cui pubblico quest’articolo. Nacque per essere la più usata. Eppure è proprio la sua stessa natura a farmela usare raramente.

Ho poco tempo. Quando me ne concedo un po’ per scrivere un articolo, cosa che ho sempre amato fare, di solito si tratta di una tematica da blog, non da diario.

Il Diario era pensato per scrivervi brevi, ma frequenti brani che parlassero di come procedono settimanalmente i miei progetti. Va da sé che, anche se brevi e nonostante io abbia un protocollo collaudato per pubblicarli nel minor tempo possibile perfettamente formattati (c’è un bel po’ di personalizzazione su s3nzanom3.com: quanto vedete è frutto del mio lavoro, non del tema), comunque devo dedicare quei dieci, quindici minuti tecnici una volta ultimato il testo.

Il risultato è che quel “breve” diventa “un po’ troppo tempo” e preferisco essere produttivo.

Tuttavia, essendo questa la mia vera casa, per la quale pago – amo YouTube, ma è una piattaforma che da un giorno all’altro può decidere di chiudermi la porta in faccia. Ovvero qui ho pieno controllo e totale libertà d’espressione, perciò vorrei provare a renderla ancora più vitale.

Sono soddisfatto da ciò che sto facendo ultimamente, sia chiaro, ma mi preme che chiunque passi di qui trovi uno spazio animato con costanza e, quindi, potenzialmente affascinante.

Morale, il Diario va rivitalizzato. Ma non è l’unica cosa che sto facendo. Parliamone…

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s3nzanom3 punto com

È da parecchio che devo riempire le pagine dei romanzi che ho già scritto. Ho iniziato da La Rocca dei Silenzi, il primo della saga a cui sto lavorando attualmente.

Per capire di cosa parlo, date un’occhiata a questo link.

Progetto di continuare con Imperfetto equilibrio, Il giorno dopo e Senzanome. Poi passerò agli altri.

È mia intenzione procedere anche con Un altro mondo, la rubrica “riveduta e ampliata” del fu Un nuovo mondo.

Stessa cosa vale per il mio viaggio nell’illustrazione col digital painting – a tal proposito ho grandi progetti per le mie copertine… ma quello sì che è un’idea di là dal venire.

Dulcis in fundo, vorrei anche pubblicare con una certa regolarità estratti dei miei romanzi. Ho la sezione apposita, ma è praticamente vuota – due soli estratti.

È la mia casa e la voglio accogliente, ricca e vitale. Punto.

Sideralema

La prima stesura del terzo romanzo de I Silenzi procede, anche se non speditamente come vorrei.

L’ho già detto in altre occasioni: sono cambiato come scrittore. Tendo a produrre una prima stesura sensibilmente migliore, ma a procedere più lentamente di conseguenza.

Oltre alla pratica di rivedere ogni giorno quanto scritto il giorno prima, ho preso la buona abitudine di rileggere l’intero capitolo una volta finito, prima di passare al successivo.

In pratica alzo il livello della prima stesura. Il vantaggio di fare così è che aggiungo dettagli e dono al testo maggior "coerenza interna” da subito. La cosa agevola il prosieguo della prima stesura – anche psicologicamente, perché non lascio troppi punti irrisolti alle mie spalle.

Morale, sono attorno alle 130 pagine di stesura e avanzo lento, ma inesorabile.

Breaking news! Come ho avuto modo di dire nel mio ultimo video, mi sono anche reso conto che la protagonista assoluta, senza comprimari, non sfruttava a dovere il potenziale della storia. Quindi sono in procinto di aggiungere qualche (direi breve) capitolo d’intermezzo a un certo punto del romanzo.

C’entra e crea le premesse perfette per le pagine finali. Mai impigrirsi quando s’intravede la possibilità di ottenere una storia sensibilmente migliore, anche se costa parecchio lavoro in più del previsto.

In pratica ho cambiato idea.

Il Primo Ciclo Minore

Questo mese, per gioco, ho riscritto la prima scena del Primo Ciclo Minore, la trilogia con cui esordii e che, tempo fa, analizzai per filo e per segno con l’idea di riscriverla da cima a fondo, in pratica donandole l’editing che si sarebbe sempre meritato – e che non ricevette affatto.

Quella rilettura ragionata produsse un piano d’azione preciso, dettagliato e che, ho toccato con mano questo mese, porterebbe frutti dolcissimi: la scena riscritta è una delizia per il mio cuoricino di papà scrittore!

Vi confesso che il gioco m’è piaciuto parecchio. Non escludo, quindi, che prima o poi vi rimetta mano. Per ora, però, forzato dai progetti attivi e dal tempo che scarseggia, resterà un piccolo sogno.

C’è chi è convinto che le opere passate non si riscrivano… e io sono d’accordo, in generale. Resta però il fatto che questo mio esordio non ebbe il trattamento che si sarebbe meritato al tempo.

Mi ha sempre frustrato molto. Quando venne pubblicato io ero lo scrittore de La Rocca dei Silenzi, ovvero decisamente più maturo tecnicamente e da sempre ritengo che il potenziale di quella trilogia sia grandissimo, molto più grande di ciò che poté mostrare quando venne pubblicata dell’Editrice Nord.

E sempre il tempo, dunque, ci darà l’ardua risposta…

Vi confesso di essere molto tentato. Per forza di cose un simile progetto deve venire dopo l’ultimazione de I Silenzi, però, che ritengo non soltanto tecnicamente all’altezza di qualsiasi paragone nel genere cui appartiene, ma anche molto maturi per contenuti e visione.

Il passato, per ora, resterà tale.

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Una vita non è sufficiente, questo è il problema.

Demoralizzarsi, però, significa anche usare male il proprio tempo. Ce n’è abbastanza per fare grandi cose comunque. Quindi bando alle ciance e mettersi sotto di buzzo buono – come ho sempre fatto.

Desidero chiudere un periodo di stanca e riprendere slancio ed entusiasmo.

Alla prossima!

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